venerdì 27 aprile 2018

Antologia dell'Infanzia



 Credo che ognuno di noi abbia una sua "antologia dell'infanzia", una raccolta di libri che hanno caratterizzato i primi anni da lettori, e che tendiamo a ritenere quasi imprescindibili sullo scaffale di un bambino o di un ragazzo. Da bambina ho potuto beneficiare di genitori pronti a incoraggiare la mia passione per la lettura. Mi sono state regalate decine e decine di libri, e sono diventata una precoce frequentatrice di biblioteche. Ho letto veramente un'infinità di libri per bambini, ed è chiaro che sui grandi numeri è più che naturale che vada a formarsi un gusto preciso. Questa antologia che propongo di seguito non vuole essere in alcun modo un canone: è solo una serie di libri ed autori che per me hanno rappresentato un punto fermo nell'esperienza da lettrice, arricchendomi, consolidando i miei gusti in certe direzioni, contribuendo alla formazione di una certa visione del reale e di cosa significa leggere un libro bello. I criteri che l'amore per questi libri e questi autori hanno fatto nascere in me sono tutt'ora all'opera quando leggo.


Ci sono almeno altre due cose da dire: ho riportato solo libri "per bambini" o considerati tali, nonostante io abbia letto anche molti libri "per adulti" molto prima di diventare adulta: e penso ancora che, con le dovute eccezioni, in linea di massima saltare a piè pari l'ibrida letteratura per ggggiovani adulti non sia grave, anzi. 
E, cosa molto più importante, in questa scelta rientrano anche alcuni libri che, pur essendo "per bambini", hanno un valore letterario pari a quello dei grandi classici, e superiore a moltissimi libri "per adulti" che mi sia capitato di leggere.
Eccovi dunque la mia (soggettivissima) antologia dell'infanzia. In ordine sparso.



-Tolkien: Lo Hobbit, Il cacciatore di Draghi, Roverandom.
-Lewis: Le cronache di Narnia.
-Bianca Pitzorno: li ho letti tutti, dato che è stata a lungo la mia autrice preferita, ma i miei preferiti restano Ascolta il mio cuore e Polissena del Porcello.
-Astrid Lindgren: Pippi Calzelunghe, Emil, Martina, Mio piccolo Mio, I Fratelli Cuordileone e naturalmente quel capolavoro che è Vacanze all'Isola dei Gabbiani.
-A. A. Milne: Winnie the Pooh e La strada di Pooh.
-Roald Dahl: Le streghe, Il GGG, La fabbrica di Cioccolato, le sue due struggenti autobiografie Boy e In solitario, e, beh, c'è bisogno di dirlo? Matilde, naturalmente!
-Tove Jansson: tutti i libri dei Mumin. Ma soprattutto Magia d'Inverno.
-Salgari: il ciclo dei pirati (i corsari erano troppo eleganti per me). La prima storia che mi ha fatto balenare in testa il concetto di "romantico" è stata proprio Le tigri di Mompracem.
-P.L. Travers: Mary Poppins.
-Roberto Piumini: Lo Stralisco e Denis del pane.
-Michael Ende: Momo ma soprattutto La storia Infinita, libro davvero imprescindibile.
-J.K.Rowling: Harry Potter. Tutta la saga, anche se i libri finali sono usciti quando ormai non ero più tanto bambina. Diciamo che faccio parte di quella generazione che, anagraficamente parlando, con Harry è cresciuta.
-Elizabeth Honey: i libri di Stella Street.
-L.M.Alcott: Piccole Donne. C'è da dirlo?

E voi? Qual è la vostra antologia dell'infanzia? 


2 commenti:

  1. Per il 90% è praticamente uguale alla mia antologia dell'infanzia. Ad alcuni di questi libri devo veramente moltissimo ("Ascolta il mio cuore" mi ha insegnato la giustizia sociale, per esempio. E poi, vabbè, "Lo Hobbit" - letto in terza elementare - è probabilmente uno dei motivi per cui ho studiato Lettere.)
    Francesca C.

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  2. Proprio così France! Alla fine le radici di certe scelte affondano lì! ;)

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