giovedì 29 settembre 2016

Uomo barbuto, sempre piaciuto!

Nel mio passato da adolescente pieno di acne che neanche le palline da golf, spesso sognavo di avere la barba folta per nascondere quelle simpatiche pustolette – così avrei fatto la pallina da tennis.
E invece niente. 
Gli anni passavano e della barba neanche l'ombra.
Anche i brufoli passavano, e gli unici peli del volto rimanevano le sopracciglia e i capelli.
(...quelli ancora non sono passati, per fortuna!)

Certo, la cosa aveva i suoi lati positivi: non dovevo svegliarmi prima la mattina per farmi la barba; risparmiavo su rasoi e creme; non venivo scambiato per un fondamentalista islamico; i rimasugli di cibo non mi rimanevano attaccati ai peli come souvenirs gastronomici; e altre simili amenità.

Epperò... un po' di barba virile avrebbe giovato alla mia autostima. Al limite, non averla avrebbe dovuto essere una libera scelta, non una resa all'evidenza della natura. Mi voglio autodeterminare come uomo raso o uomo barbuto, questa è la libertà!

Immerso in simili deliri, il tempo passava e restavo assolutamente glabro; e anche piuttosto sereno, in fondo.
Ma poi, un giorno, è accaduto: la barba lunga è diventata UNA MODA.
La cosa è iniziata un paio di anni fa, toccando quest'anno dei vertici inarrivabili:


Hipster, nerd, indie, e pure cafoni: tutti barbuti, come cipressi al rovescio. A quel punto mi sono sentito davvero escluso dal novero dei maschi che contano. Mi sono impegnato a fondo, ho fatto confluire le mie energie vitali nel mento, ho invocato più volte Gandalf il Grigio... e dopo svariate settimane, ecco il risultato:

la foto ovviamente è grigia per il potere di Gandalf

Come potete vedere, non sono neanche riuscito a collegare la parte sinistra dei baffi con il timido pizzetto. 
Come se non bastasse, ieri Diletta mi ha detto che somiglio in maniera preoccupante all'agente Gordon, scompisciandosi dal ridere.

Era meglio quando avevo i brufoli.
Ora vado a farmi i baffi via. Tanto ci metto 30 secondi.





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