lunedì 11 aprile 2016

COME UTILIZZARE LE BUCCE DELLA FRUTTA, ovvero homemade Pectina

La moda salutista dei centrifugati non è nuova, è un ritorno di fiamma. Era già esplosa nei primi anni Ottanta, come testimonia il ritrovamento di un congegno tecnologico, risalente a quell'era preinformatica, tra gli scaffali del garage dei miei genitori: si tratta di "Girmi il naturista".
Che, a dispetto del suo nome, non è un robot nudista, ma questo gioiello qua:


Naturalmente me lo sono subito portato a casa, come potevo lasciarlo lì inerte da decenni? E allora via, mi sono fatto prendere dalla smania delle centrifughe naturiste: kiwi, arance, ananas, mele,  ma anche carote finocchi, cavoli... tutto ridotto a liquido melting-pot alimentare! 
Anche Dile, dopo una riluttanza iniziale, ha cominciato ad apprezzare questi nettari di limpida bontà.
Solo che la mia coscienza ecologista dopo un po' ha cominciato a vacillare: a dispetto della purezza e bontà dei succhi, si generava un'enorme quantità di scarti! Era più quello che buttavo di quello che bevevo. Come fare?
Per fortuna, alla fine sono riemerso da questa profonda crisi, da questo conflitto postmoderno tra il salutismo e l'ecologismo, grazie a Lisa Casali. Sì, proprio lei, la nostra guru di "Cucinare in lavastoviglie"... ancora una volta ci salva dai dilemmi della società contemporanea. 
Ha scritto un libro profetico, intitolato "Autoproduzione in cucina", dove propone una nuova visione della centrifuga: non una macchina che crea un prodotto buono da usare (il succo) e altre parti di scarto (polpa e bucce), bensì una macchina che separa parti diverse ma ugualmente utilissime, anzi ancora più utili perché separate. È il superamento del dualismo bene-male, la vittoria dell'egualitarismo fruttariano, l'emancipazione della buccia dal suo essere concepita soltanto come un rivestimento.
Bene allora, cosa fare della tanto vituperata buccia della frutta? Mentre con la polpa possiamo fare una marmellata mista (magari ne parleremo in futuro), con la buccia possiamo ottenere un addensante utilissimo per la marmellata: la PECTINA in cubetti. 

Il procedimento è facile e abbastanza veloce. Eccolo qua, con le mie varianti alla "versione Casali":

1) raccogliete un kg di buccia di frutta mista (potete congelarla via via che fate le centrifughe), con una buona quantità di buccia di mele e arance, e frullatela finemente. Utilizzate soltanto frutta biologica, mi raccomando, altrimenti nella buccia troverete sostanze da non ingerire!


2) fate cuocere a bagnomaria per 45 min/un'ora.


3) passate tutto al passaverdure, poi cominciate a filtrare più volte il composto con l'aiuto di colini, imbuti, garze varie, finché non raggiungerà una consistenza oleosa.




 4) mettete il liquido a congelare in una vaschetta per cubetti di ghiaccio, e dopo un giorno prelevate i cubetti, metteteli in un sacchetto per il freezer e conservateli congelati fin quando vi serviranno. Per fare la marmellata, servono 4 cubetti di pectina ogni kg di frutta circa.



... e naturalmente, mentre producete la vostra pectina, bevete tante centrifughe!









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